Jovanotti - Mi Disordino Lyrics
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Mi Disordino
Mi Disordino Lyrics |
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What Are The Lyrics For Mi Disordino By Jovanotti?
One two three o'clock
Four o'clock rock Ordine e disciplina Dall'ovest alla Cina Five six seven o'clock Eight o'clock rock Tutto sotto controllo Dal tetto alla cantina Le banche garantiscono Le vergini arrossiscono E i culi sotto ai raggi del sole si arrostiscono E Alice guarda i gatti e i gatti scappano dai cani All'uomo di Neanderthal gli prudono le mani E il riff di satisfaction ci soddisfa E il letto si rifà e sognando poi si disfa E tutto scorre senza troppe sorprese Aumentano i ricavi, aumentano le spese Normali carezze, normali torture I soliti entusiasmi, le solite paure I bravi da una parte, dall'altra i recidivi I morti in paradiso e nell'inferno i vivi E più il mondo è moderno e più l'uomo diventa antico (Presentato oggi a Milano il nuovissimo modello di foglia di fico) Ma mi disordino Quando li vedo sulla soglia, mi disordino Quando ti cade giù la foglia, mi disordino Quando mi lanci i tuoi coltelli, mi disordino Quando ti sciogli i tuoi capelli, mi disordino Quando mi accogli nel tuo sole, mi disordino Quando mi asciughi le parole, mi disordino Quando mi butti all'aria i piani, mi disordino Quando riscaldi le mie mani, mi disordino Quando intravedo la tua cima, mi disordino Quando io e te facciamo rima, mi disordino Quando non sai che io ti guardo, mi disordino Quando esponi il tuo stendardo, mi disordino Quando trasformi l'acqua in vino, mi disordino Quando mi mostri il tuo giardino, mi disordino Quando non so che cazzo dire, mi disordino Quando però lo devo dire, mi disordino Io mi disordino Io mi disordino Io mi disordino Diritto canonico, diritto romano Diritto naturale, diritto umano Left, right, balla ballerina Il sole tramonta la sera e sorge la mattina E il super doganiere controlla le frontiere Tra essere ed avere, tra patire e piacere Mi hanno organizzato l'esistenza Da quando mamma era in gravidanza La pappa, la scuola, La cacca, la suora Il mare, il ruttino, gli esami, Il casino I desideri, i bisogni, la libertà, i sogni Ed ogni estate un nuovo passo di danza E vivo come in una gravidanza infinita Come se fossi un feto per tutta la vita Come se fossi un feto per tutta la vita Ma mi disordino Quando mi mischi le tue carte, mi disordino Quando la macchina non parte, mi disordino Quando ti annuso i genitali, mi disordino Quando siam come due animali, mi disordino Quando c'è vento tra i miei rami, mi disordino Quando mi mandi i tuoi richiami, mi disordino Quando io scio sulla tua schiena, mi disordino Quando mi mangia la balena, mi disordino Quando mi mangia la balena, mi disordino Io mi disordino Tre per tre fa nove E uguale M C al quadrato Confermato il rapporto tra i cateti e il quadrato Un gomito che picchia sullo spigolo fa un male cane Farina acqua e lievito scaldati danno il pane Il percorso più breve tra due punti è una retta L'ostacolo più inutile tra due punti è la fretta Gestisco il tempo come fosse un conto in banca Quanto ne è passato? Quanto ne manca? Ma mi disordino (Io mi disordino) (Io mi disordino) (Io mi disordino) Ma mi disordino Quando scateni la tempesta Quando sei al centro della festa Quando scavalchi le mie mura Quando sorridi alla paura Quando sbatacchi la lattina Quando mi inverti la mattina Quando confondi le mie idee Quando sconvolgi le maree Quando mi scricchiola il mio trono Quando io surfo sul suono Quando mi complichi le cose Quando mi smascheri le cose Quando ti illumini di rabbia Quando spalanchi la mia gabbia Quando sproteggi il mio sistema Quando l'impianto trema Quando la porta resta aperta Quando l'esercito diserta Dimentico la chiave, io vedo la mia trave Io allento il mio controllo, ti bacio sul collo Mi dedichi attenzione, non cerco un'opinione Sospendo il mio giudizio, mi anticipi l'inizio Il ritmo cambia tiro, sconvolgi il panorama La storia cambia trama, l'impianto trema non so la trama Io smollo i legamenti col corpo io ti penso L'assurdo prende senso e ascolto le sirene C'è ritmo nelle vene C'è ritmo nelle vene C'è ritmo nelle vene C'è ritmo nelle vene C'è ritmo nelle vene C'è ritmo nelle vene, uh Io mi disordino Io mi disordino Io mi disordino Io mi disordino, ah ah ah ah Un mio parente era il cuoco sulla nave di Ulisse Al grande eroe e ai suoi uomini faceva pranzi e cene Anche a lui fu dato l'ordine che non ascoltasse Passando da quell'isola il canto delle sirene Ma lui si addormentò e non si mise la cera E quando si svegliò credette di avere sognato Ma invece l'esperienza era stata vera Quel canto misterioso lui l'aveva ascoltato E misteriosamente anche dimenticato Restò dentro di lui quel richiamo del vuoto Che hanno tutti gli uomini che hanno vissuto Un tuffo inconsapevole nell'assoluto Da lui ho imparato a vivere la realtà come un sogno E i sogni come fossero una cosa reale A vivere ogni viaggio come fosse un ritorno E che anche i grandi eroi han bisogno di mangiare Oh, buon sangue non mente, la la la la la Io son di tutta la gente diretto discendente Tra i miei antenati più illustri c'è un tale Caino Fondò la prima città e fu il primo assassino Una domanda insanguinava il suo cuore e cervello. Perché Dio quella mattina preferì mio fratello? Ma nei giorni più cupi, nei momenti più bui Lui sentiva che invece il più amato era lui E come segno di amore gli era stato concesso Il dolore e la colpa per il male commesso Oh, buon sangue non mente, la la la la la Io son di tutta la gente diretto discendente Oh, buon sangue non mente, la la la la la Io son di tutta la gente diretto discendente Un parente tra i più antichi era un manovale Nel cantiere della grande Torre di Babele Il progetto nell'insieme non lo conosceva Ma mattone su mattone la Torre cresceva Ad un certo punto con i soldi del salario Pensò bene di comprarsi un vocabolario Inglese, spagnolo, turco, arabo, giapponese Swahili, italiano, greco, indu, russo, portoghese Quel dizionario in qualche modo è nelle mie mani Ma è sempre complicato capire gli umani Una mia ava era una donna alta un metro e dieci Frequentava romani, galli, egizi e greci Il suo corpo era piccino ma pieno di calore Sottomise tutti quanti, anche un imperatore Dalla mia ava ho imparato che non c'è potere Che resista all'arte buona di dare piacere Oh, buon sangue non mente, la la la la la Io son di tutta la gente diretto discendente Oh, buon sangue non mente, la la la la la Io son di tutta la gente diretto discendente Nel mio albero genealogico quasi alla radice C'è una donna di Bretagna che faceva l'attrice Ma siccome solo i maschi lo potevano fare Recitava di essere un uomo per recitare Cardinale, puttana, mendicante, musa La platea di fronte a lei non era mai delusa Da quella donna ho imparato che l'identità Ha una maschera e la maschera dà libertà Puoi cambiare faccia, parte, umore e sesso Nel frattempo camminare di fianco a te stesso Ricapitolando a caso tra i miei antenati Ce n'è uno che è vissuto al tempo dei crociati Fabbricava e poi vendeva cinture di castità Era il garante tecnico della fedeltà E quando i cavalieri andavano a imbarcarsi in nave Non sapevano che lui aveva la doppia chiave Mi ha insegnato che i costumi cambiano spesso E che tra guerra e religione c'ha ragione il sesso Un mio antenato visse al tempo di Savonarola Ascoltava i suoi anatemi parola per parola Ammirava nei suoi occhi quella luce interiore Che hanno gli uomini di fede, di forza, rigore Poi però quando tornava a casa dopo i sermoni Passava piazza della Signoria, via Tornabuoni Le botteghe degli artisti, bordelli, mercati Si sentiva a suo agio tra i condannati Oh, buon sangue non mente, la la la la la Io son di tutta la gente diretto discendente Oh, buon sangue non mente, la la la la la Io son di tutta la gente diretto discendente Lo zio di un mio trisnonno suonava il violino Il suo sogno era di essere un grande virtuoso Poi si innamorò di una che gli cambiò il destino Lasciò perdere il violino divenne triste e geloso Dopo un sacco di anni che stavano insieme Quando aveva rinunciato al suo sogno di artista Lei se ne andò via con i profumi e le creme E si mise con uno che faceva il violinista Mi insegnò che rinunciare all'ambizione è sbagliato Che poi la dea si vendica se c'hai rinunciato C'era un matto che faceva sculture di vento Si fermavano a guardarlo quando in movimento Modellava ogni dettaglio della sua opera d'arte Dopo un po' la fissava seduto in disparte Quasi sempre scontento del suo risultato Con un soffio distruggeva quel che aveva creato E la gente la sera a casa ritornava Con scolpito negli occhi il matto che danzava Mentre lui andava a letto sempre insoddisfatto Proprio come un uomo, proprio come un matto Oh, buon sangue non mente, la la la la la Io son di tutta la gente diretto discendente Oh, buon sangue non mente, la la la la la Io son di tutta la gente diretto discendente Tra i parenti più lontani c'è un bestemmiatore Ce l'aveva con Dio che gli era debitore Di favole raccontate prima di mettersi a letto Di cui tutti i bambini del mondo hanno diritto Lui era nato senza motivo apparente Tranne quello di diventar delinquente Fu per questo che a Dio volle fargli dispetto E divenne un cittadino corretto Un mio nonno combatteva le battaglie di Troia Un altro faceva l'aiutante del boia Ce n'era uno contadino, un'altra ballerina Uno morì di vecchiaia, uno di ghigliottina Da tutti questi ho imparato la più grande lezione Niente accade due volte e per questa ragione Si nasce senza esperienza, si muore senza assuefazione |
Who Wrote Mi Disordino By Jovanotti?
Lorenzo Cherubini, Riccardo Onori
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What's The Duration Of The Mi Disordino By Jovanotti?The duration of Mi Disordino is 12:14 minutes and seconds. |
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